Giorgio Mastromei, nato a Rovereto (Trento) il 16 aprile 1951, ha conseguito la laurea in Scienze biologiche con 110/110 e lode presso lUniversità di Pavia, discutendo una tesi sperimentale dal titolo Studi in vivo ed in vitro su un mutante di Bacillus subtilis difettivo nella replicazione del DNA ad alta temperatura. Nel 1977 ottiene il diploma di perfezionamento in Biofisica con 50/50 e lode presso lUniversità di Pavia, discutendo una tesi sperimentale dal titolo Studi in vitro su un mutante di Bacillus subtilis temperatura-sensibile nella sintesi di RNA. Dal 1974 al 1978 usufruisce di varie borse di studio, tra cui di un assegno ministeriale di formazione scientifica e didattica per lavorare presso lIstituto di Genetica dellUniversità di Pavia (1976-1978).
Nel 1978 vince un posto di assistente di ruolo di Genetica prima presso lIstituto di Genetica dellUniversità di Pavia e poi, da gennaio 1982, presso lIstituto di Anatomia Comparata e Genetica dellUniversità di Firenze.
Nel 1982, in seguito alla prima tornata dei giudizi di idoneità, viene nominato professore associato di Microbiologia generale presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dellUniversità di Firenze.
Nel 2001 diventa professore ordinario di Microbiologia generale (SSD BIO/19) presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dellUniversità di Firenze.
Ha svolto i seguenti periodi di attività allestero: 1978-1980 al Karolinska Institute di Stoccolma, dove studia la replicazione del virus polioma, usufruendo per tre anni di una Long Term Fellowship dellEMBO; 1982 (3 mesi) presso il laboratorio di Genetica dellUniversità di Groninga (Olanda), dove studia il processo di sviluppo della competenza in Bacillus subtilis; 1982 (1 mese) ritorna al Karolinska Institute di Stoccolma; 1984 (2 mesi) lavora in Cecoslovacchia, nell'ambito di un progetto di scambi culturali tra il C.N.R. e lAccademia Cecoslovacca delle Scienze; 1989 (1 mese) va in Tunisia come consulente di Biologia Molecolare per lUNIDO, allinterno di un progetto sullo studio di streptomiceti cellulosolitici.
Le principali linee di ricerca a cui ha lavorato o sta lavorando sono le seguenti:
1 Genetica di Bacillus subtilis:
1.1 Caratterizzazione di mutanti di B. subtilis alterati nella replicazione del DNA. E stata individuata e localizzata una mutazione temperatura sensbile che influisce sulla duplicazione del DNA. La localizzazione della mutazione è stata confrontata con quelle note che danno fenotipo simile. In questo lavoro sono stati affrontati anche alcuni aspetti della via biosintetica della timidina in mutanti che richiedono timina. Inoltre è stato controllato se e come avviene la replicazione del virus batterico SPP1 nei mutanti di B. subtilis alterati nella duplicazione del DNA.
1.2 Caratterizzazione di un mutante di B. subtilis temperatura sensibile nella sintesi dellRNA. E stata individuata la localizzazione cromosomica della mutazione ed è stato visto che questa agisce sulla RNA polimerasi alterandone la specificità di substrato.
1.3 Isolamento e caratterizzazione di mutanti di B. subtilis alterati nello sviluppo della competenza. Mutazioni che influiscono sullo sviluppo della competenza, ottenute sia mediante mutagenesi classica che per inserimento di un trasposone, sono state mappate in vari punti del cromosoma di B. subtilis. Leffetto delle mutazioni è stato studiato osservando sia lingresso del DNA trasformante che cercando cambiamenti nelle proteine di membrana.
1.4 Individuazione di geni coinvolti nella formazione di cristalli di calcite. Questo processo potrebbe essere sfruttato per il restauro di monumenti lapidei. Sono state messe a punto delle procedure per valutare lefficacia del processo microbiologico e sono stati individuati alcuni geni coinvolti nel processo.
2 Isolamento e caratterizzazione di streptomiceti capaci di degradare la cellulosa. Sono stati clonati e caratterizzati geni coinvolti nel processo di degradazione della cellulosa. Questi sono stati anche utilizzati come sonde per lidentificazione di streptomiceti cellulosolitici. In questo studio è stato anche affrontato il problema del significato dei geni criptici coinvolti nellutilizzazione dei b-glucosidi.
3 Caratterizzazione di ceppi batterici coinvolti nella macerazione biologica della canapa. Questi ceppi sono stati identificati mediante luso di metodi molecolari e ne è stata studiata lefficacia nel processo di macerazione.
4 Studio della diversità microbiologica del suolo
5 Tipizazzione molecolare di patogeni ospedalieri e analisi epidemiologica della loro diffusione e persistenza in ambiente ospedaliero.
Il lavoro di ricerca sopra descritto è stato finanziato con fondi di vari enti: MURST, MIPAF, CNR, Regione Toscana e Comunità Europea.
Legenda